Si basa sul concetto di fare meglio di tutti, in modo unico e magari economico. E' una strategia competitiva efficace, ma non deve essere ottenuto a scapito della qualità.
L'esperienza utente (o User Experience) si riferisce alla progettazione di prodotti digitali che pongono l'attenzione sull'interazione tra l'utente e il prodotto, con l'obiettivo di fornire una esperienza utente soddisfacente e migliorare l'efficienza, la soddisfazione e la sicurezza nell'utilizzo dei prodotti.
È importante sottolineare che la qualità di un prodotto, inclusa l'esperienza utente che esso offre, è spesso correlata al prezzo che si paga per esso. In molti casi, una maggiore qualità può generare maggiore sicurezza e fiducia nell'utilizzo del prodotto, come ad esempio la disponibilità di un servizio clienti di qualità che non crei fastidio all'utente (per esempio eliminare i call center che sono fastidiosi).
Inoltre in caso di guasti o problemi, è fondamentale intervenire tempestivamente e fornire supporto e assistenza al cliente. In questo modo, si dimostra di essere affidabili e di prendersi cura dei propri clienti, aumentando la probabilità che essi scelgano nuovamente il nostro prodotto o servizio in futuro. Un buon servizio post vendita può contribuire a migliorare l'immagine dell'azienda e a generare recensioni positive da parte dei clienti.
STRATEGIA: modo di porsi --> TATTICA: come raggiungere l'obbiettivo
VISION: come vedo il prodotto --> MISSION: come faccio per realizzarlo
Trama: le azioni più violente e drammatiche rimangono impresse, esse producono oxitocina, cortisolo e dopamina, infatti il 90% delle scelte fatte derivano da emozioni.
MVP: la definizione più semplice è che un MVP deve essere il set di funzionalità di base più semplice di qualsiasi prodotto che ne consenta l'implementazione e assolutamente niente di più. Tuttavia, la definizione più popolare è: "La cosa più piccola che puoi costruire per offrire valore al cliente (e come bonus cattura parte del valore)."
FUNNEL / IMBUTO: è il processo attraverso il quale le aziende guidano i clienti nell'acquisto dei prodotti. Formato da: awerness, consideration, conversion, retention
TOFU: Top of the funnel
MOFU: Middle of the funnel, domanda consapevole, l'utente sa cosa vuole
BOFU: Bottle of the funnel, l'utente sta per comprare
Fidelizzazione
CRO - conversation rate optimization: forma economica della user experience
Teorema di Kristensen: sostiene che gli incumbent, ovvero i grandi brand che dominano un determinato mercato, tendono a perdere la user centricity, ovvero la capacità di mettere al centro dell'attenzione le esigenze e le aspettative degli utenti nella progettazione dei loro prodotti o servizi. D'altra parte, gli innovator, ovvero i nuovi concorrenti che entrano nel mercato, hanno spesso una maggiore propensione alla user centricity e all'innovazione.
--> In un mercato ci possono essere al massimo solo due competitor, se c'è né un terzo deve seguire gli altri due.
Cognity of loading: i brand che non si trovano online di fatto non esistono
I siti web sono delle pagine web o dei gruppi di pagine web che possono essere visualizzate ed interagite tramite un browser web. Solitamente sono creati con l'obiettivo di fornire informazioni, promuovere e vendere un prodotto o servizio, fornire supporto online o intrattenimento.
LANDING PAGE: pagine che attirano subito l'attenzione, si va direttamente nel BOFU. In genere formate da una pagina sola.
SEARCH FRIENDLY: ormai non leggiamo neanche più, scannerizziamo parti del testo, quindi sono da evitare i muri di parole.
USER PERSONA: simulo una persona che racchiude tutte le caratteristiche del target user. Contiene sogni, goal, frustrazioni,...
SPECIALIZZARE OFFERTA: Avaible position, risparmio energetico vs risparmio energetico per PMI nel settore cibo.
MACHINE LEARING: il sito lo devo modificare in continuo, con una struttura pulita, lettura guidata e alberatura semplice
Dal 2019 Google è più aperta a condividere aggiornamenti sul ranking online e nel 2021 ha inserito l'user experince che inizia già subito valutando i tempi di caricamento di un sito.
Oggi, con l'utilizzo del machine learning, anche Google non conosce esattamente il risultato del ranking delle pagine web. Tuttavia, bisogna creare pagine web semplici, con una struttura pulita, una lettura guidata e un'architettura del sito semplice. In questo modo, si facilita l'indicizzazione dei contenuti e si offre una buona esperienza utente. Inoltre LinkedIn vale come fattore di ranking a partire dal 2022, motivo per cui è opportuno tenerlo in considerazione nella propria strategia di posizionamento online.
Ormai viviamo in un'epoca in cui le Fake News sono diventate un problema diffuso, tanto che solo Facebook è costretta a cancellare 500 milioni di account ogni trimestre per cercare di contrastare la diffusione di notizie false. In un contesto in cui la fiducia dei consumatori è in costante calo, è ancora più importante concentrarsi sulla costruzione di relazioni basate sulla trasparenza e l'affidabilità. Fortunatamente, i commenti dei clienti consentono una comunicazione bidirezionale, che consente alle aziende di comprendere meglio le esigenze dei propri clienti e di rispondere in modo più efficace alle loro esigenze.
Un'ottima conversion rate per un sito web è del 1%, tuttavia Amazon ha un conversion rate impressionante del 13%, ovvero una percentuale molto alta di visitatori del sito che effettuano acquisti. In particolare, tra i clienti Prime di Amazon, la percentuale di conversione raggiunge addirittura il 75%, dimostrando l'importanza di offrire un'esperienza utente di alta qualità per ottenere risultati di business positivi.
La piattaforma di fatto è un intermediario, dove anche soggetti terzi possono fare business dietro compenso. Se è più performante genere un ecosistema come Alexa, Google assistant, ...
--> Multicanabilità (più modi per accedere, come Netflix su telefono, tv) e Omnicanabilità ( meta universo)
--> Facebook si usa per presentare aziende, mentre LinkedIn per i dipendenti, per le persone.
Scalabilità: se un pizzaiolo raddoppiando i coperti raddoppia i costi, Facebook raddoppiando utenti aumenta di poco la spesa.
Sensazioni: non esiste il prodotto perfetto, ma si sceglie in base alle sensazioni e bisogna essere unici, singolarità. Il Brand non è un logo è una promessa che si fa al cliente. Tuttavia è costoso, intangibile e a lungo termine.
--> Ormai l'attenzione e la vista vengono filtrati dagli smartphone e il ricordo viene influenzato dalla loro qualità. La MEMORIA è DIGITALE. I brand che non esistono online non esistono di fatto.
Esempi: loghi-famosi.com
Di chi ci si ricorda tra i membri dell'Apollo 11? Neil Armstrong, Michael Collins o Buzz Aldrin?
Il Brand, come già accennato, non è il logo, è la promessa che si fa al cliente. E' costoso, intangibile, a lungo termine, ed è per questo le aziende ci investono poco. E' la sola cosa che non possono copiarti. Non è misurabile, è una percezione e non un processo.
"Un prodotto è qualcosa fatto in fabbrica mentre un brand è qualcosa che viene acquistato dal cliente." Cit: Stephen King
"L'arte è allineare ciò che volete che le persone pensino della vostra azienda con ciò che le persone pensano effettivamente di voi." Cit: Jay Bear
DIGITAL? NO, ATTENTIONAL: segue l'attenzione
Un esempio interessante di come la tecnologia stia influenzando la nostra esperienza è rappresentato dall'omelia di Pasqua del Papa. Nel 2005, tutti ascoltavano l'omelia direttamente, mentre nel 2015, la maggior parte delle persone stava guardando l'omelia attraverso il proprio smartphone per registrare o scattare foto. Questo dimostra come la qualità della tecnologia che utilizziamo possa influenzare la nostra esperienza. Se il telefono ha una qualità pessima, avremo un ricordo negativo dell'evento.
Nel futuro, potremmo assistere all'utilizzo del linguaggio naturale degli assistenti vocali, che sforzano meno il cervello ma offrono solo una risposta binaria: o sei il primo o sei fuori. Inoltre, a seconda del dispositivo utilizzato, il numero di contenuti visualizzabili potrebbe variare notevolmente. Ad esempio, su un PC potrebbero essere visualizzati subito circa 13 contenuti, mentre su uno smartphone solo 6.
"Non puoi pensare che la tua ignoranza valga quanto la mia conoscenza anche se siamo in democrazia." Cit: Asimov
Community: all'incirca il 50% dei consumi passa da qua, informazioni vengono scambiate al bar oppure come recensioni. (Es: Tesla in Italia è considerata un prodotto giovane con poca assistenza).
Il commesso in un negozio è utile? Si, ma solo se ne sa più di noi. Comunque in genere si decide di comprare dopo l'acquisto di qualcun altro.
Zero moment of true (ZMOT): Il momento zero della verità è quello stadio del processo decisionale di acquisto in cui il consumatore, stimolato da un bisogno, raccoglie informazioni in rete e valuta se acquistare o meno un prodotto
First Moment of Truth (FMOT): il primo momento di verità è il momento in cui il potenziale cliente entra in contatto fisico con il prodotto. Consiste in quel lasso di tempo (dai 3 ai 7 secondi) in cui il consumatore si trova davanti allo scaffale e decide quale prodotto comprare tra le varie alternative
Second Moment of Truth (SMOT): il secondo momento di verità avviene dopo l’acquisto. Il cliente, dopo aver comprato il prodotto, verifica se le sue aspettative sono state soddisfatte sulla base dell’esperienza d’uso e orienta le decisioni successive di acquisto
Would of truth: WOM decido di volerlo comprare dopo l’acquisto degli altri
Answer the public: sito per visualizzare in tutto il mondo come viene associata una parola con i vari collegamenti.
Canva: per creare grafici e libri
Digital fitness = concetti vari, acquisire competenze, studiare ogni anno. Continuing of learning
Il web è un'innovazione sociale più che tecnica, non è un giocattolo, ma un aiuto sul lavoro.
Inbound marketing: essere la guida, insieme di strategie digitali focalizzate sul farsi trovare da persone di interesse. Per posizionarsi bisogna creare contenuti di continuo oltre al prodotto sennò non si esiste o si avrà una brutta reputazione.
Inoltre per un determinato slogan per verificare rapidamente la sua efficacia basta vedere che il contrario non esista o sia scontato. Questo deriva dal fatto che il nostro cervello riceve 4000 input di marketing al giorno e filtra automaticamente le informazioni.
Bisogna ricordare inoltre che ogni social network ha il suo significato e bisogna adattare il contenuto per ognuno di essi (Instagram emozioni, Linkedin spiare, Facebook esserci). -->Tone of voice.
Silver rate economy: gli anziani, over 60, valgono oltre il 30% del Pil mondiale.
Nasce da Aristotele:
Logos: dati di fatto
Patos: emozione individuale
Ethos: emozione collettiva, umanità
Piramide di Maslow: più costa più deve essere fisico
ROBERT MCKEE:
Branding, promising e manipulation: ti mostro il successo, ti prometto di averlo, ti facci credere che è praticamente tuo, come se c'è l'avessi già
Questo metodo non funziona più. Ora bisogna raccontare una storia, come la Lego che ha sviluppato vari film. Esse sono nate prima della parola attraverso i graffiti e sono essenziali per "sopravvivere".
MICHEAL GAZZINGA:
Ragione e sentimento: Interprete del cervello, vocina Spil brain: i due emisferi sono collegati in continuo, se si interrompe il ponte il cervello dx inventa storie per compensare, esitono due tipi di persone, più razionali e più emotive.
DAMASIO (Nobel 2017): "un cervello che sceglie con il cuore". L'uomo perfetto senza emozioni non è in grado di scegliere, le storie ci influenzano.
PAUL ZAK: professore alla Claremont Graduate University ed è classificato tra i primi 0,3% degli scienziati più citati al mondo con oltre 180 articoli pubblicati e più di 19.000 citazioni alla sua ricerca. Nelle sue pubblicazioni ha dimostrato che: "il cuore si accende con le storie". Si ha infatti la produzione di:
Cortisolo: aiuta la memoria
Dopamina: gioco d'azzardo
Oxitocina: aiuta empatia e connessioni
Il suo ultimo libro, Immersion: The Science of the Extraordinary and Source of Happiness (2022), identifica le basi neurologiche per esperienze straordinarie e utilizza 50.000 misurazioni cerebrali per mostrare ai lettori come creare al meglio marketing, intrattenimento e formazione.
A good story shapes our decision: improvvisare adattarsi e raggiungere lo scopo.
Drama = azione
Personaggio = sconfitta
Ogni storia (bibbia, star wars, pubblicità...) si sviluppa seguendo passaggi obbligati --> 12 step dell'eroe
12 step eroe: mondo ordinario, chiamata, rifiuto, mentore, prove, avvicinamento, prova centrale, ricompensa, via del ritorno, risurrezione, ritorno con elisir
Metaverso: rendere fluida l'esperienza online e offline, tra digitale fisical. Link: metaverso di Facebook: www.youtube.com/watch?v=Uvufun6xer8
Branding emergenziale: in un periodo pandemico la story telling viene meno, quindi bisogna sempre contestualizzare l'ambiente.
Effetto limbo: uno si da risposte da solo, al posto dell'utente.
Suspance vs colpo di scena --> l'horror a volte è scontato perché ci aspettiamo determinati passaggi, non aprite quella porta...
Climax: orizzonte narrativo, non si può tornare indietro.
Tornando alle storie, in ognuna c'è un fattore scatenante e si risolvono attraverso il problem solving, l'eroe ha problema e salva il suo mondo. Inoltre in genere ha un infanzia difficile per creare empatia--> the core of digital marketing:
Problem
Benefit
Solution/action
FRAMEWORK P.A.S.T.O.R
P: pastor, problem,pain = regola del beneficio Steve Jobs, emozionare cliente
A: amplification, aspiration, attract= raccontare in un lasso di tempo breve considerando la digital noise e font diversi per far riposare occhi
S: story, strage, solution= storia è un fatto personale
T: testimony= ossessione/ allenamento batte il talento
O: offer= quello che il prodotto offrirà
R: reward= ricompensa
The syd fied paradigm: set up, confronto e risoluzione
Planable.io = app per simulare ambienti social
Proposizione dei valori= più si è specifici, più si ha successo, non si può fare felici tutti.
Come migliorare prodotto? Dimezzo il prezzo o aumento la quantità (Coca-cola). La Red Bull ha fatto il contrario e ha puntato su una visione associata ad un integratore o farmaco, non una bibita generale.
Three act structure: Incidente iniziale, ostacoli e crisi, fine
Il 2^ fattore di ranking su Google sono i backlink, più sei citato o citi più sei bravo. Ogni articolo deve avere molti collegamenti.
MIRO: Lavagna gigante dove si possono inserire Sticky notes (post it), fare presentazioni e altro ancora. Esempio personal branding
Edison cycle: la tecnologia segue un ciclo standard, sconosciuta, desiderata, comune, obsoleta.
BUSINESS MODEL/PLAN: è un documento che riassume gli obiettivi operativi e finanziari di un’azienda. Contiene i piani dettagliati e i budget che mostrano come gli obiettivi devono essere realizzati. Si divide in panoramica del settore, analisi di mercato, analisi della concorrenza, piano di marketing, piano di gestione, piano operativo, piano finanziario.
VALUE PROPOSITION: schema necessario per allineare la tua offerta e le necessità del pubblico e fa parte del business model, non ha attività chiave. Formata da gain, pain e product&services.
Available proportion --> target user
Networking canvas
Communication matrix
Personal swot matrix
Business model Canva
Si devono realizzare 2 user persona, uno per il mercato consumer (business to see) e uno per il business to business (qui attenzione a influencer (moglie, figli,...) recomander, decisori, sabotatori). Esiste un terzo tipo di mercato meno importante che non citeremo.
Business continuity: fermare per un paio di giorni un'azienda porta milioni di danni.
Smart working: per un azienda di medie dimensioni in una settimana si risparmiano cinquecento mila euro.
--> PMO: tramite una certificazione mondiale ed è una soft skill:
waterfall: vecchio sistema, sedersi ad un tavolo e assegnare i compiti ai dipendenti
agile: secondo il rispettivo manifesto, si procede a piccoli pezzi, si ci confronta spesso, eseguo il test sul pezzo e poi convalido e vado avanti --> Stand up meeting: riunione di pochi minuti su quello che hai fatto ieri, che farai oggi ed eventuali problemi riscontrati.
Due ruoli chiave:
PRODUCT OWNER: cliente o referente
SCRUM MASTER: è quello che deve capire cosa fare nella mossa successiva, ha il compito di portare avanti la squadra perchè nell’agile non esiste un capo. Deve regolare la velocity perché il team può subire modifiche nel tempo per cause esterne
STAKEHOLDER: sono le persone coinvolte nel progetto Lo scrum fa in modo che noi in ambiente controllato falliamo insieme al committente senza perdere denaro, è un metodo di apprendimento veloce per salvare denaro. Inoltre esiste il concetto del multifuctional team (ogni gruppo deve avere persone con ruoli diversi).
Build - measure - learn: approccio circolare adottato dalla Lean
Custumer journey: percezione, non processo. Per valutarne l’emozionalità si studia l’onda emozionale. Farlo subito permette di allocare il budget
User story: serie di micro task dell’utente, forniscono abbastanza informazioni da sviluppare dei test
Ricapitolando:
pianificazione waterfall progetto a lungo termine, è un fallimento scientifico, non funziona mai, il risultato finale varia sempre dall’idea iniziale.
pianificazione agile non si può bluffare, ha dei checkpoint troppo vicini che uno deve per forza chiedere aiuto agli altri e collaborare . La vision unica cosa che si può fare a lungo termine. Definire l’idea di arrivo.
L'obbiettivo è generare fiducia, se generi fiducia sei più vicino al consumatore. Bisogna essere la guida attraverso un insieme di strategie digitali focalizzate sul farci trovare da persone di interesse. Bisogna ricordare che tutti i lavori ormai sono di squadra e non esiste più il fare da solo. Ognuno si specifica sul suo campo.
Strategia di marketing: Insieme di strategie digitali o meno focalizzate sul farsi trovare da persone interessate al nostro prodotto/servizio, attirarle verso il nostro marchio e farle diventare contatti, poi clienti, infine promotori.
Marketing: Non è solo una promozione, ma è capire i bisogni del cliente. Fare mercato, capirlo, ed è diviso tra acquirenti e venditori. Il marketing poi apre le porte hai venditori che hanno un altro ruolo. Generare contatti finalizzate alla vendita,...
Analisi di mercato -->pianificazione/tattiche-->esecuzione/test
Conversione: azione misurabile, rilevante per il successo dell'attività, ad esempio un acquisto per l'e-commerce, una registrazione ad un sito.
-->email (per ogni euro speso ne guadagno 44)
-->sito web ed email sono gli unici proprietari, mentre sui social siamo in affitto.
--> LEAD generation: da visitatori a contatti
--> divisa in macro e micro (tasso conversione): Macroconversione transizione d’acquisto completata, microconversione è un’attività completata, come una registrazione via email, che indica che l’utente potrebbe fare una macroconversione
Funnel/imbuto: rappresentazione delle 4 fasi d'acquisto: TOFU (conoscenza brand-awareness, qui non si deve vendere il prodotto), MOFU (consideration, prodotto-centrica), BOFU (decision) e infine il post-vendita (fidelizzazione).
Prodotto-centrica: spesso si vedono pubblicizzati un prodotto che non so cosa sia da un azienda che non conosco (es. pubblicità su Instagram) non può funzionare.
Domanda latente: persone che non cercano direttamente il prodotto, ma potrebbero averne bisogno. Usare banner e ads.
-->rete display di Google: più grande rete di affiliazione del pubblico
-->azione: stimolare con un messaggio
Domanda consapevole: utente attivo a ricerca, legge recensioni,... (99% su Google).
"Per la domanda latente in Italia Google ha il 95% delle ricerche, è inoltre il principale network di affiliazione del mondo, poi esistono Booking e altri siti, che sono verticali, specifici e con recensioni (bidirezionale). Tuttavia netflix invece dal 2022 userà Bing per la sua pubblicità. Nella gestione delle pubblicità c'è Facebook ads, e recentemente anche TikTok ads (che è identico). Inoltre attualmente esistono 10000 versioni diverse di Facebook a seconda di nazioni, gruppi,.. Anche Google cambia i risultati in base all'utente, come la Coca-Cola che cambia ricetta per ogni nazione o regione."
Pixel: codice che ti fa trovare una pubblicità personalizzata in base alle tue ricerche.
Amazon e-commerce: vende prodotti commodity, economici, e tecnologici, basato su una domanda consapevole.
SEA ( gestione campagne pubblicità - search engine advertising ) + SEO (search engine optimization) = SEM (search engine marketing). Google visualizza prima i contenuti a pagamento poi quelli gratuiti. Alla lunga comunque non paga usare la pubblicità.
SEM search engine marketing: è il ramo del web marketing che si applica ai motori di ricerca. comprende tutte le attività atte a generare traffico qualificato verso un determinato sito web. lo scopo è perciò portare sul sito, tramite i motori di ricerca, il maggior numero di visitatori realmente interessati ai suoi contenuti (potenziali clienti).
SEO search engine optimization: si intendono tutte quelle attività finalizzate ad attirare su un sito web potenziali clienti attraverso i risultati organici dei motori di ricerca, che sono quelli non a pagamento. Si identificano l’insieme di analisi e operazioni mirate a favorire la corretta indicizzazione dei contenuti in un motore di ricerca e il miglioramento del ranking dei contenuti in correlazione alle query effettuate dagli utenti nell'indice.
Ci sono due metodi per farsi lasciare la mail dell'utente: tramite cookie con codici di tracciamento o volontariamente (spesso in cambio di una ricompensa come un libro gratuito,...).
Lead: quanto un utente compila un form di contatto
Lead magnet: creare un incentivo per riuscire a prendere la mail o dei dati dell’utente per in futuro farlo diventare un potenziale cliente
Lead nurturing: una volta ottenuta la mail del potenziale cliente, ci si sposta ulteriormente verso il basso del funnel e si comunica con lui attraverso una marketing automation
Il processo di lead genration: Ora che abbiamo capito come la lead generation si inserisce nella metodologia di inbound marketing, ripercorriamo le fasi del processo:
Un visitatore scopre la tua attività attraverso uno dei tuoi canali di marketing, come un annuncio PPC, un contenuto sui social media, un risultato su Google
Il visitatore clicca poi sulla tua Call to action (CTA), cioè un’immagine, un pulsante o un messaggio che incoraggia i visitatori a fare qualche tipo di azione
La CTA porta il visitatore a una landing page, che è una pagina web progettata per catturare le informazioni principali di contatto
ANALISI --> PIANIFICAZIONE --> ESECUZIONE
1.Analisi: diagnosi interna, su tendenze, domande (answer the pubblic), concorrenza (Semrush, tuttavia questa è la parte dove ho meno dati). Google mette a disposizione gratuitamente Analytics (tramite gli occhi degli utenti), search console (occhi di Google) e Trend (valutare gli interessi nel tempo). Tuttavia spesso si hanno troppi dati (Data Lake), e poche persone che li sanno leggere, quindi è importante valutare l'importanza dei dati.
2. Pianificazione: stabilire un piano d'azione che deve sempre esserci.
OKR: protocollo collaborativo per definire obblighi aziendali.
Obbiettivi: ogni team deve averne 3-5 da risolvere in un trimestre circa soprattutto per le piccole e medie imprese. In genere il tasso di successo è del 70%, di più vuol dire che gli obbiettivi sono troppo facili.
-->welfare aziendale= supporto dipendenti
-->compliance= regole interne
Key resuls: parole chiave per valutare l'andamento
3.Esecuzione: il come, la tattica per raggiungere l'obbiettivo. Si usano tattiche come i principi di Cialdini o sconti mirati di poche ore.
Insieme di analisi per favorire l'indicizzazione e il miglioramento del ranking. Potenziare l'autorevolezza dei contenuti. La SEO è uno strumento del digital marketing, non è uno sviluppo del sito, n'è una programmazione. L'utente ha bisogno di informazioni che devono essere elaborate dal motore di ricerca. Google deve quindi capire con chi parla, quanto parla e la qualità delle informazioni.
Keyword: parola chiave
Query: insieme di più keyword
Serp: pagine di ricerca
Query box: box di ricerca
Crawler (bot o robot): software scansione del web
Indicizzazione: inserimento nell'indice del motore di ricerca
Ranking: classifica dei risultati, bisogna sempre "far felici " Google ( HTTPS, poca pubblicità, velocità caricamento, esperienza mobile,...)
Google: un motore di ricerca, il più usato al mondo
Keyword research: trovare le parole chiave per capire cosa e come l'utente richiede l'informazione. Questa è un'attività preliminare, che varia nel tempo, effettuata tramite Google trends, Ads, Seozoom... E si realizza una mappa mentale come punto di partenza.
Correlate: query correlate alla ricerca che ho fatto, sono le più cercate dagli utenti che hanno cercato la mia query.
Instant suggest: sono le query che il motore di ricerca propone nella barra di ricerca.
ANALISI SEARCH INTENT --> Intenzione di ricerca, espresso da una mappa mentale e diviso in 3 macro-categorie:
Informazionali: per esempio su un blog cercare che profumo scegliere
Transazionali: su un ads e shopping (miggle of the funnel), acquisto profumo
Navigazionali: cercare su Google "profumi online su Amazon"
+
Locali : traslazionali
Key word generate: non essere troppo generici
Target: traslazionale, vendita profumi online
Long tail: ricerche co frasi molto lunghe e specifiche
ONSITE
Si occupa della struttura, della pagine e la loro gestione, dai link alla sitemap (file xml con url sito).
--> Breadcrumps: strumento per definire la struttura
--> Tag: indica categorie (meglio evitare di usarli se non se li conosce bene)
ONPAGE
Meta robots, tag title e controllo anche i competitor.
--> snippet: composto URL-TITLE-DESCRIPRION
<h1> titolo grande
<h2> titolo paragrafo
--> file name: nome file immagine / descrittivi e brevi
OFF-PAGE
Misurati da Google e riguardano l'affidabilità del sito, misurato tramite link di collegamento da altre pagine.
RANKING TECNICO
Prestazioni complessive del sito, come la velocità di caricamento.
Ritornando al Funnel, bisogna guidare l'utente attraverso un percorso all'acquisto di un prodotto. Ci sono 3 macroaree:
Awarness: conoscere brand
Consideration: spieghiamo il prodotto
Convertion: offerta per l'acquisto
Influenzate dal prezzo (troppo alto o troppo basso), tipologia d'acquisto (razionale o impulsivo), margine di guadagno, notorietà del brand, tipo di domanda, commodity, settore, tipo prodotto (fisico o digitale), stagionalità, rischio (pizza o auto), life time value ( dopo quanto ritorna il cliente per il prossimo acquisto) e la concorrenza.
Facebook ads library: elenco di tutte le pubblicità di meta. Si eseguono varie azioni, pianificazione di una strategia generale, un tracciamento delle azioni dell'utente, definizione canali, adattamento strategia, realizzazione campagna, analisi dati, ottimizzazioni e scaling.
Ads manager: creazione campagna, una per brand, inserendo le info, il fuso orario, la valuta ( e inserimento metodi di pagamento), ...
Esistono tre modi per fare pubblicità per conto di un cliente:
Accesso singolo alle risorse: account cliente, pixel, profilo FB, profilo Instagram, ...
Business manager e richiedi accesso alle singole risorse
Il cliente ha un business manager e lo collega al tuo (questo è il metodo migliore e usare sempre l'autentificazione a due fattori)
Realizzo quindi una campagna (con obbiettivi e budget totale), poi si creano vari gruppi di inserzioni ( con il loro budget, ABO, target, tempi, dove) e infine l'inserzione.
Il pixel di Facebook è un codice di tracciamento che viene inserito all’interno del sito, tipicamente nel tema ovvero nella parte grafica del sito perché viene caricato in tutte le pagine del sito, e tramite dei codici permette di tracciare tutte le azioni dei centri concentrici, ossia visualizzazioni di una pagina, visualizzazione di un contenuto, visualizzazione di una scheda prodotto.
TARGET
Il target è circa del 10% degli utenti circa, quelli più propensi a comprare. Si installa un pixel sul sito e questo ci permette di conoscere le intenzioni dell'utente. Il ritorno dei costi (entrata/spesa) viene indicato con ROAS. Si selezionano tre gruppi di target:
In base agli interessi: specifici, utenti che hanno già visitato il sito, acquistato...
Utenti simili: si realizza un pubblico simile a quello di base agli interessi, ma che non ha interagito con il prodotto
Broad: Meta sceglie a caso in base ai suoi algoritmi per ottenere il risultato migliore ( più usato negli ultimi due anni per le limitazioni al tracciamento inserite e per il miglioramento del software)
Google Tag Manager: uso un solo codice da inserire sul sito e sui vari social per tracciare gli utenti. Attualmente più dei cookies (che vengono via via più limitati per questioni di privacy) si usano collegamenti software.
Quindi seleziono il pubblico in base a chi ha visitato il sito fino a un massimo di 90 giorni, chi ha visto il prodotto, chi lo aggiunto al carrello (escludendo chi ha comprato),... Posso inoltre scegliere in base ad avere un pubblico locale o meno.
Gruppo ABO
Target: età, interessi,...
Posizionamenti: seleziono piattaforma o app varie
Tempo
Offerta
Si devono sempre eseguire analisi qualitative e quantitative del sito web e della concorrenza per migliorare continuamente le esperienze online degli utenti. Questo si traduce in risultati. Devo sempre procedere a step:
Pianificazione: definizione obbiettivi, piano esecuzione, tracciamenti (tag), conoscere cliente, cioè la storia del brand e del business.
--> Smart: obbiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti, basati sul tempo.
Raccolta dati: mai essere troppo sintetici e bisogna essere sicuri che siano corretti. Si usa Google Analytics. Esistono altri come Adobe analytics, Matomo, ma meno diffusi.
Report: con la nuova versione di analytics si hanno meno report standard, ma più personalizzazione.
Analisi dati: Google big query, excel, più raramente in Python. Si divide in sedimentazione (divisione tra Instagram e Facebook, età utenti, oppure navigazione su pc o tablet) e contesto ( periodo, presenza competitor...). CRM- Sawfoll: analizza i dati del funnel, ma bisogna sempre avere i dati del funnel. Valuto le micro conversioni, che sono vari touch point che sommati danno una macroconversione, customer jorney
Test: modifico e vedo i risultati
CDC: campagna pubblicitaria a pagamento
Programma gratuito che raccoglie i dati del proprio sito web. Si è aggiornato più volte negli anni, le versioni principali sono quelle del 2005 (Urchin.js), 2010 (asincrona), 2012 (Universal Analytics) e infine quello recente, la 4.0 del 2020. Monitora da che sito proviene l'utente, quanto sta su una singola pagina, quanti click fa e molto altro. Per la privacy però non vengono mostrati dati esatti, ma trend.
Con la nuova versione 4.0 inoltre ha più consapevolezza dell'utente, lo traccia tramite un codice univoco identificativo salvato nei cookies, dal browser e dall'account. Ultimamente invece di usare i cookie, che vengono bloccati o vietati mano mano per via della privacy, si usano software sul proprio sito che aumentano anche l'accuratezza del dato.
Sessioni: numero di visualizzazioni anche dello stesso utente. Viene contato anche se solo si ricarica semplicemente la pagina o si entra ed esce.
Utenti: numero circa esatto delle persone che visitano il sito, tenendo conto di errori, come il cambio del browser o del dispositivo.
Tasso di uscita: Percentuale di quante volte una pagina è stata l’ultima visualizzata nella sessione.
Metrica: un numero, quanti? Visualizzazioni, durata visita, entrate, KPI ...
Dimensione: attributo dato, per esempio la pagina, le sorgenti di traffico,...
Tool per descrivere tutto il sito dai banner agli ads. Si crea un account con nome, uso... Poi si incolla il codice sul proprio sito web. Così si possono creare i vari tag e si impostano gli attivatori (per esempio l'utente entra in una determinata pagina).
Al giorno d'oggi, la protezione dei dati, delle informazioni e di altri elementi digitali è diventata un aspetto essenziale per qualsiasi azienda. Con l'aumento del lavoro remoto e della condivisione dei dati su diverse piattaforme, diventa cruciale garantire la sicurezza dei dati senza impattare l'esperienza digitale dell'utente. È particolarmente importante per le start-up implementare la protezione fin da subito, in modo da creare codici e protocolli una volta sola.
Per garantire la sicurezza dei dati, è necessario dotarsi di azioni specifiche verso le diverse minacce per ottimizzare gli sforzi e gli investimenti. Le azioni non specifiche possono non essere sufficienti e non garantire la protezione necessaria. Inoltre, la perdita dei dati può comportare multe che possono mettere in ginocchio l'azienda, fino al 4% del fatturato.
L'utilizzo dei sistemi cloud riduce il lavoro aziendale, ma è fondamentale utilizzare un controllo degli accessi, la crittografia dei dati, la doppia autenticazione e altre misure di sicurezza per garantire la protezione dei dati. Inoltre, è importante tenere sempre i software aggiornati e dotarsi di strumenti di monitoraggio per rilevare eventuali violazioni o tentativi di hacking.