Lo scambio termico radiativo non richiede la presenza di massa tra i sistemi che scambiano energia.
La sua importanza è notevole, non solo in problemi ambientali, ma anche in numerosi processi industriali di riscaldamento, raffreddamento, essiccazione e nei sistemi di conversione dell’energia, caratterizzati dall’utilizzo di combustibili fossili o dall’impiego dell’energia solare.
Ogni corpo a T>0K emette radiazione termica. Il meccanismo è legato alla transizione degli elettroni da uno stato quantico ad un altro.
L’energia emessa dipende alla lunghezza d’onda d’emissione, sia alla direzione in cui il corpo emette.
Dipendenza da volume e corpo opaco:
L’emissione, essendo legata allo stato della materia, ha caratteristiche volumetriche. Questo è ben evidente nei gas e nei solidi semitrasparenti come il vetro. Se il corpo è opaco, come accade nella maggior parte dei solidi e dei liquidi, la radiazione emessa dalle molecole più interne è fortemente assorbita dalle molecole circostanti. La radiazione emessa da questi corpi è quella originata dalle molecole poste entro la distanza di circa 1 µm dalla superficie esterna. Per tale motivo si può ritenere che il fenomeno sia legato alle caratteristiche superficiali del corpo.
Nei prossimi paragrafi procederemo così:
radiazioni
grandezze direzionali e spettrali
il corpo nero (definizione, legge di Planck, Wien e Stefan-Boltzmann)
dal modello di corpo nero a uno più vicino alla realtà che è quello di superficie grigia e diffusa
scambio termico tra superfici grigie e diffuse
In accordo alla teoria ondulatoria di Maxwell, l'energia si trasferisce alla velocità della luce (nel vuoto c=c0=2,99x10^8m/s) tramite onde elettromagnetiche. Le onde inoltre sono composte dalla sovrapposizione di onde armoniche di diversa frequenza sovrapposte.
Propagandosi in un mezzo l'onda elettromagnetica viaggia più lentamente che ne vuoto secondo la relazione c=c0/n, dove n è l'indice di rifrazione del mezzo ed è pari ad 1 nel vuoto e circa 1 nell'aria.
Legge di Snell:
La frequenza di un'onda c/n dipende solamente dalle caratteristiche della sorgente e non dal mezzo, mentre la velocità c e la lunghezza d'onda dipendono dal mezzo.
In base alla teoria quantistica la radiazione si propaga per "quanti"
Intensità radiazione:
Per poterla definire prima dobbiamo introdurre l'angolo solido.
-->Angolo solido: è la regione dello spazio compresa dal cono rappresentato in figura. La misura dell'angolo solido è il rapporto tra l'area del settore di calotta sferica intercettato e il quadrato del raggio della sfera. Usando le coordinate sferiche, la posizione di un punto è definita da una terna di coordinate: l’angolo zenitale, θ , l’angolo azimutale, φ , e la distanza, r, dal sistema di riferimento.
Due angoli solidi notevoli: sfera e semisfera.
Intensità di emissione monocromatica direzionale:
Intensità di emissione totale direzionale:
Potere emissivo monocromatico e intensità di emissione:
L'intensità è definita anche in riferimento alla radiazione incidente sulla superficie.
Intensità e radiosità
Nel caso di una superficie diffusa in emissione e riflessione.
Fourier:
Potere emissivo:
Si definisce potere emissivo monocromatico la potenza termica radiativa di lunghezza d’onda λ emessa in tutte le direzioni per unità di superficie e di intervallo d λ.
Il potere emissivo totale, E, è uguale alla potenza termica radiativa per unità di area emessa in tutte le direzioni e su tutto lo spettro
Legge di Stefan-Boltzmann: Calcolo potere emissivo totale del corpo nero
Nel 1879 Stefan scoprì la formula per via empirica e Boltzmann la dimostrò nel 1884 con semplici considerazioni termodinamiche, senza ricorrere alla legge di Planck(che è successiva).
La legge di S.B. (ottenuta integrando la legge di Planck) ci permette di calcolare il potere emissivo del corpo nero.
Si ricorda che per via quasi-statica integrando la legge di Plank per l'intensità monocromatica di emissione per il corpo nero su tutte le frequenze possibili della radiazione emessa (0<v<infinito). Alternativamente si può seguire un processo termodinamico per determinare la dipendenza di Eb da T^4, ma non il valore di sigma.
Inoltre la costante di Stefan-Boltzmann, sigma, fu determinata prima per via sperimentale e poi dalla legge di Plank e vale:
Corpo nero:
E' un modello che semplifica i problemi. Definiamo corpo nero un corpo che presenta le seguenti caratteristiche:
Il corpo nero assorbe tutta la radiazione incidente
Per ogni T e λ, nessuna superficie può emettere più di un corpo nero
Il corpo nero è un emettitore diffuso, quindi l’emissione non è funzione della direzione
Il comportamento del corpo nero può essere approssimato sperimentalmente con una cavità la cui la superficie interna è mantenuta a temperatura costante. Vi è solo un piccolo foro da cui entra la radiazione, per cui la probabilità che un raggio possa uscire una volta entrato è molto piccola.
Legge di distribuzione di Planck
Lunghezza d'onda a cui si ha un picco di emissioni:
Funzione di radiazione di corpo nero:
Potere emissivo reale:
ε: emissività dipende fortemente dal materiale e dalla finitura della superficie. Un vero corpo nero avrebbe un ε=1 mentre qualunque oggetto reale ha 0<ε<1 (corpo grigio).
Irradianza o irradiazione:
Come è stata definita una intensità di radiazione emissiva, è possibile definire anche una intensità di radiazione incidente. L’intensità di radiazione incidente monocromatica direzionale è la potenza termica incidente sulla superficie, proveniente dalla direzione (θ,φ), per unità di area normale alla direzione considerata, per unità di angolo solido e per unità di lunghezza d’onda nell’intorno di λ. Anche in questo caso si ha una irradianza monocromatica (o spettrale) o di irradianza totale
G per tutte le lunghezze d'onda
Radiosità:
L’energia che irradia una superficie, provenendo da una certa direzione e con una certa lunghezza d’onda, verrà in parte assorbita, in parte trasmessa (se il corpo è semitrasparente) e in parte riflessa.
Quindi, l’energia che lascia la superficie in una certa direzione e con una certa λ, è la somma dell’E emessa e di quella riflessa. J= E + Grifflessa
ρ : riflettività
α : coefficiente di assorbimento della superficie: dipende dalla natura della superficie e dalla distribuzione spettrale della radiazione
τ : trasmissibilità della superficie
Nel caso del corpo nero:
Caso particolare: Una piccola superficie a Ts e area A in una cavità isoterma di grandi dimensioni è soggetta a una radiosità G pari a:
Nel caso di una superficie grigia, cioè reale:
Con α=ε
Convezione + irraggiamento:
Esercizio:
Esempio con irraggiamento + conduzione:
Abbiamo per esempio la parete di un forno formata da un materiale refrattario e all'manca...
Nel caso del corpo nero
Caso particolare: Una piccola superficie a Ts e area A in una cavità isoterma di grandi dimensioni è soggetta a una radiosità G paria a:
Nel caso di una superficie grigia, cioè reale: Con α=ε
Convezione + irraggiamento:
Esempio con irraggiamento + conduzione:
Abbiamo per esempio la parete di un forno formata da un materiale refrattario e all'esterno aria:
In quali condizioni avremo αλ = ελ ?
1) Se l'irradianza è diffusa, I indipendente da ϑ e φ
oppure
2) Se la superficie è diffusa, cioè α ed ε sono indipendenti da ϑ e φ
Adesso supponendo di avere αλ = ελ, quali condizioni dovremmo avere affinchè sia α= ε?
3) L'irradianza corrisponde all'emissione di un corpo nero alla stessa temperatura T della superficie (la condizione 1 e 3 valgono per piccole superfici in equilibrio termico con una cavità esterna che la contiene, inoltre 3 implica 1)
oppure
4) Se la superficie è grigia ossia: αλ = ελ per ogni λ
Fattore di vista:Non tutta l’energia che lascia un corpo viene intercettata da un altro. Quindi ora consideriamo due superfici orientate arbitrariamente, Ai e Aj.
Definiamo fattore di vista, Fij, il rapporto tra l’energia che lascia la superficie i e viene intercettata dalla superficie j e l’energia totale che lascia la superficie i.
Abbiamo implicitamente assunto che il mezzo interposto non assorba o diffonda la radiazione emessa dalla superficie Si.
Se abbiamo una cavità formata da N superfici, per il primo principio è possibile affermare che la potenza radiante che lascia la superficie i-esima è uguale alla somma delle potenze termiche che intercettano tutte le N superfici, cioè facciamo la sommatoria dei fattori di vista.
Assumiamo ora che la superficie Si sia diffusa i emissione e riflessione.
METODO DELLE STRINGHE - H.C.HOTTEL
In 2D per condutture rettilinee e molto lunghe.
Superficie isoterma e senza mezzo partecipante.
Caso ideale.
Potenza netta scambiata tra due superfici i e j è data dalla differenza di qi-qj e inoltre per i è:
Per semplicità utilizzeremo le seguenti ipotesi: superfici opache, diffuse, grigie, isoterme e senza mezzo partecipante.
Consideriamo ora lo scambio termico per irraggiamento tra superfici:
CASI NOTEVOLI:
Superficie re-irraggiante
Due superfici affacciate
Due superfici affacciate con una s