Gli impianti di depurazione delle acque sono sistemi tecnologici utilizzati per rimuovere i contaminanti presenti nelle acque reflue prima che vengano rilasciate nell'ambiente. Questi impianti utilizzano una combinazione di processi fisici, chimici e biologici per rimuovere i contaminanti e purificare l'acqua.
In generale, gli impianti di depurazione delle acque sono costituiti da diverse fasi di trattamento, tra cui:
Pre-trattamento: In questa fase, le acque reflue vengono pompate attraverso una griglia per rimuovere i materiali grossolani come foglie, rami, plastica e altri rifiuti solidi.
Trattamento primario: le acque reflue vengono fatte passare attraverso un sistema di sedimentazione per rimuovere i solidi in sospensione.
Trattamento biologico: l'acqua viene fatta passare attraverso un sistema di ossidazione biologica, dove i contaminanti organici vengono consumati da batteri e altri organismi biologici.
Trattamento avanzato: le acque reflue vengono sottoposte a una serie di processi chimici o fisici per rimuovere altri contaminanti come azoto e fosforo.
Trattamento finale: Infine l'acqua depurata viene disinfettata con prodotti chimici, raggi ultravioletti o altri metodi per distruggere i batteri e altri organismi patogeni. L'acqua depurata viene quindi restituita all'ambiente attraverso un sistema di scarico controllato.
E' una tecnica relativamente recente, che ha cominciato ad essere sviluppata negli anni '80, in risposta alla crescente consapevolezza sull'importanza di preservare l'ambiente e ridurre gli impatti ambientali dell'attività umana. La fitodepurazione si è sviluppata maggiormente in paesi come gli Stati Uniti, il Canada, la Francia, l'Australia e nord Europa, dove si sono sviluppati diversi sistemi di fitodepurazione, sia per il trattamento delle acque reflue urbane che per il trattamento delle acque reflue industriali.
E' un processo di depurazione delle acque di scarico basato sull'utilizzo di piante e di microorganismi presenti nella rizosfera (la regione immediatamente attorno alle radici delle piante) per rimuovere i contaminanti dalle acque. Questo sistema sfrutta le capacità di filtrazione e di assorbimento delle radici delle piante e l'attività biologica della rizosfera per rimuovere sostanze organiche, inorganiche e nutrienti dall'acqua.
L'acqua da trattare viene fatta defluire in una serie di vasche contenenti un substrato di materiale poroso, come ghiaia, sabbia o cocco, in cui sono piantumate diverse specie di piante adatte all'ambiente e alle caratteristiche dell'acqua da trattare. L'acqua scorre attraverso il substrato e le radici delle piante, dove avviene la rimozione dei contaminanti, la mineralizzazione e la nitrificazione. Inoltre, i microrganismi presenti nella rizosfera sono in grado di degradare e metabolizzare sostanze organiche complesse.
Per le acque reflue domestiche si usano piante come tife, giunchi, cannucce di palude, iris giallo, sagittaria, ninfee, giacinti d'acqua e altre specie che tollerano elevati livelli di nutrienti e sostanze organiche.
Il vantaggio è che può essere utilizzata in vari contesti, come ad esempio per il trattamento delle acque reflue urbane ed industriali, delle acque meteoriche, dei liquami zootecnici e dei rifiuti liquidi provenienti dalla produzione di alimenti e inoltre ha un'elevata sostenibilità, in quanto è un processo privo di consumo energetico e a basso impatto ambientale, che consente di ottenere acqua depurata di alta qualità a costi inferiori agli impianti tradizionali.