Nel vasto mondo della pasticceria, si incontrano diverse basi che formano la struttura di molte ricette. Una di queste è il Pan di Spagna, una torta soffice realizzata con ingredienti come uova, zucchero e farina.
Le creme rappresentano un altro elemento essenziale; la crema pasticcera, preparata con latte, uova, zucchero e farina, è solo una delle molte varianti disponibili.
La pasta frolla è una base burrosa utilizzata per crostate e biscotti. Composta principalmente da farina, burro, zucchero e uova, la sua consistenza friabile contribuisce al successo di crostate dolci e salate.
Tortiera rotonda o per base per rotolo rettangolare in alluminio (15-20 minuti)
3 uova
90g di zucchero (40 tuorli+50 albumi)
40g di farina
25g di fecola
25g di farina di mandorle
½ bacca di vaniglia
Sale
2 tortiere rotonde (20-25 minuti di cottura)
6 uova
180g di zucchero (80+100)
80g di farina
50g di fecola
50g di farina di mandorle
1 bacca di vaniglia
Sale
Torta rettangolare alluminio (25-30 minuti di cottura)
9 uova
270g di zucchero (120+150)
120g di farina
75g di fecola
75g di farina di mandorle
1 bacca di vaniglia
Sale
2 RICETTA
2 Tortiere rotonde (15-20 minuti)
6 uova
150g di zucchero (100 albumi+50 tuorli)
80g di farina
80g di fecola
Poco lievito
Sale
Tortiera rettangolare in alluminio (15-20 minuti)
9 uova
225g di zucchero
120g di farina
120g di fecola
Poco lievito
Sale
Instruzioni:
Nella planetaria con fruste montare gli albumi con lo zucchero e poi, con la stessa frusta, montare i tuorli con lo zucchero, scorza di limone e la vaniglia.
Incorporare gli albumi ai tuorli e poi aggiungere le tre farine mescolate assieme.
Cuocere a 180°C.
6 uova
180g di zucchero (80g nei tuorli e 100g negli albumi)
80g di farina
50g di fecola
50g di farina di mandorle
Scorza di 1 limone
1 bacca di vaniglia
Q.b. di sale
Inventata intorno al 1870 è un leggero e soffice dolce spugnoso che può essere una variante rispetto al classico pan di spagna, fatto principalmente con albumi d'uovo, zucchero e farina, contenendo pochissimi grassi.
Ingredienti:
330g di albumi d'uovo (circa 10 albumi a temperatura ambiente)
Un cucchiaino di succo di limone
330g di zucchero
130g di farina 00
Un pizzico di sale
Istruzioni:
Pesate gli albumi (a temperatura ambiente) metteteli in una bacinella ampia, seguendo le raccomandazioni per preparare le meringhe francesi. Unite un cucchiaino di succo di limone e continuate a sbattere sino a quando gli albumi non aumentano il loro volume di quattro volte.
Quando gli albumi cominciano a mostrare una certa struttura aggiungete, gradualmente e a filo continuando a sbattere, il 50-60% dello zucchero. Sciogliendosi nell'acqua presente lo zucchero aumenta la viscosità della miscela e stabilizza le bolle d'aria. Lo zucchero ha la duplice funzione di costruire la struttura portante e di impedire la formazione di glutine, ruolo che normalmente viene svolto soprattutto dai grassi, qui totalmente assenti. E dovete smettere di montare quando la meringa, sollevando la frusta, forma dei bei picchi (non devono essere così rigidi come quando si preparano le meringhe francesi perché la struttura deve rimanere elastica ed espandersi ulteriormente per effetto del calore nel forno).
Poi aggiungere la farina, un pizzico di sale e il resto dello zucchero. È importantissimo setacciare la farina almeno due volte per aerarla il più possibile in modo tale da alleggerire la struttura finale. Setacciate un'ultima volta direttamente sugli albumi montati, poco alla volta, usando una spatola per incorporare delicatamente la farina con la tecnica del ripiegamento.
Trasferite l'impasto in uno stampo alto a tubo, liscio internamente, senza coste, meglio se di colore scuro in modo che assorba più efficacemente il calore e lo trasferisca all'impasto velocemente. Non imburrate le pareti, come si è soliti fare perché è importante che la torta aderisca alle pareti, in modo tale che non collassi durante la cottura (in più i grassi sono deleteri per gli albumi montati). Sul fondo dello stampo, se non è sganciabile, potete mettere della carta da forno.
Infornate a 190°C in forno statico preriscaldato; è importante cuocere la torta velocemente, per non far sfuggire l'aria intrappolata. Durante la cottura il calore espande le bolle d'aria intrappolate e l'acqua presente, evaporando, la gonfia ulteriormente. Nel frattempo l'amido della farina gelatinizza mentre le proteine presenti denaturano e coagulano, dando rigidità alla struttura. Perché tutto questo accada nei tempi corretti. Dopo 35-40 minuti togliete la torta dal forno e fatela raffreddare capovolgendo lo stampo, come fosse un panettone per evitare che la gravità possa farla collassare sotto il proprio peso.
*Un'altro uso simile degli albumi si trova nei fluffy pancake.
Ingredienti:
80 g di farina
80 g di zucchero semolato
4 uova a temperatura ambiente
Un pizzico di sale
Istruzioni:
Nella planetaria con fruste montare le uova con lo zucchero. Poi aggiungere la farina e un pizzico di sale e mescolate assieme. Cuocere a 180°C in forno statico per una 20 di minuti.
TIPO 1
100g di zucchero
125g di burro (Tamb)
3 tuorli
250g di farina
Limone grattugiato
½ cucchiaino di lievito
Sale
TIPO 2
100g di zucchero
100g di burro (Tamb)
1 uovo
200g di farina
Limone grattugiato
½ cucchiaino di lievito
Sale
TIPO 3
130g di zucchero
150g di burro (Tamb)
1 uovo
300g di farina
Limone grattugiato
½ cucchiaino di lievito
Sale
TIPO 4
160g di zucchero
160g di burro (Tamb)
2 uova
400g di farina
Limone grattugiato
½ cucchiaino di lievito
Sale
TIPO 5
125g di zucchero a velo
150g di burro (Tamb)
1 uovo
225g di farina
75g di fecola
40 g di nocciole tritate
Limone grattugiato
½ cucchiaino di lievito
Vaniglia
Sale
La Rivoluzione Industriale ebbe inizio alla fine del Settecento, quando gli ingegneri compresero come sfruttare la forza del vapore generato dall'acqua in ebollizione. Tuttavia, se anche i pasticcieri fossero stati coinvolti, la rivoluzione sarebbe avventa prima. Nella cucina, il vapore era già stato padroneggiato due secoli prima da un pasticciere italiano alla corte di Caterina de Medici, Popelini. Questo abile pasticciere ideò un impasto leggero e aerato, noto oggi come pâte à choux (pasta choux), che costituisce ancora la base per bignè e altre preparazioni.
La pasta choux si distingue per l'alto contenuto di acqua e uova, nonché per la sua cottura prima dell'utilizzo. E' conosciuta anche come pasta bignè, è una preparazione di base di origine francese, caratterizzata da un sapore neutro, ampiamente utilizzata in pasticceria e in alcune ricette salate. L'impasto, composto principalmente da acqua, burro e farina, viene cotto in pentola. Successivamente, si incorporano le uova al composto cotto e si procede con la modellatura sulla base delle necessità, seguita dalla cottura in forno. Nel forno, lo strato esterno della pasta inizia a cuocere, rimanendo elastico grazie al glutine e alle proteine dell'uovo. Man mano che il vapore si sviluppa internamente, viene trattenuto parzialmente dal guscio esterno ancora elastico, provocandone il gonfiarsi. Una volta cotta, la pasta choux lascia una cavità all'interno che può essere riempita con una varietà di ingredienti, rendendola versatile e adatta sia a ricette dolci che a preparazioni salate.
Curiosità: La denominazione "pasta choux" deriva da un pasticciere francese di nome Avice nel XVIII secolo, che, utilizzando l'impasto di Panterelli, inventò dei dolci chiamati "choux" a causa della loro somiglianza a piccoli cavoli.
Ingredienti x 35:
250 mL di acqua
100g di burro
15g di zucchero
Sale q.b.
150g di farina
4 uova
Procedimento:
In una pentola, portare a bollore l'acqua con burro, lo zucchero e il sale. Una volta che la miscela bolle, aggiungete tutta la farina setacciata in una volta, mescolando con un cucchiaio di legno per qualche minuto fino a ottenere una pasta densa. Poi far raffreddare.
In una ciotola, sbattete leggermente le uova per incorporare aria. Aggiungete lentamente la miscela di uova all'impasto, continuando a mescolare per incorporare aria nell'impasto.
Trasferire l'impasto in una tasca da pasticciere con bocchetta liscia. Formare i bignè su una teglia rivestita di carta forno.
Cuocere in forno a 180°C per 25-30 minuti. Spegnere il forno, aprire lo sportello e far asciugare i bignè per altri 10 minuti. Far raffreddare completamente prima di farcirli.
Ingredienti:
100 g di farina Manitoba
100g di farina 00
240g di burro
2 cucchianino di zucchero semolato
1 cucchianino di sale
80g di acqua fredda
q.b. di zucchero a velo
Procedimento:
Lavorare il burro a pezzetti con lo zucchero, la farina e il sale e per ultimo aggiungere l'acqua. Lavorare manualmente per 5 minuti e fare un panetto da porre in frigo per 2 ore.
Stendere un rettangolo e arrotolarlo dalla parte più lunga e riporre in frigo per un altra ora.
Stendere fino a 3-4 mm e bucare con una forchetta e cuocere in forno ventilato a 180°C per 15 minuti. Capovolgere e cuocere altri 5 minuti circa. Infine cospargere con zucchero a velo e porre il forno in funzione grill fino a caramellizzazione.
Una crema a base di mandorle, zucchero, burro e uova. Viene spesso utilizzata come ripieno per crostate e dolci al forno.
Ingredienti per farcire una crostata da 24 cm:
4 tuorli d'uovo
75 g di zucchero
Vaniglia
40 g di farina 00
400 ml di latte
100 g di burro
100 g di farina di mandorle
25 g di zucchero a velo
Procedimento:
Iniziate sbattendo i tuorli con lo zucchero e la vaniglia. Aggiungete prima la farina e poi il latte, poco alla volta.
Trasferite il composto in un pentolino e cuocete a fuoco basso, mescolando continuamente, fino a quando la crema si addensa.
Nel frattempo, lavorate il burro con lo zucchero a velo e la farina di mandorle fino a ottenere un composto omogeneo.
Una volta che la crema è pronta, spegnete il fuoco e incorporatela al composto di mandorle.
CREMA PASTICCERA CLASSICA
2 tuorli
60g di zucchero
20g di farina
250mL di latte
buccia di limone nel latte
3 tuorli
75g di zucchero
45g di farina
375mL di latte
4 tuorli
100g di zucchero
60g di farina
500mL di latte
6 tuorli
150g di zucchero
90g di farina
750mL di latte
8 tuorli
200g di zucchero
160g di farina
1 L di latte
AL PISTACCHIO
4 tuorli
100g di zucchero
80g di farina
500mL di latte
1 vasetto di pistacchio
½ di colla di pesce
Crema Pastry Cream al Cioccolato: Una variante della crema pasticcera arricchita con cioccolato fuso.
AL CIOCCOLATO
3 tuorli
75g di zucchero
40g di farina
375mL di latte
5 gianduiotti
AL CIOCCOLATO
8 tuorli
200g di zucchero
120g di farina
1L di latte
150g di gianduia
Istruzioni:
Inizia riscaldando il latte in un pentolino insieme alla buccia di limone e portare a bollore.
In una ciotola, sbatti i tuorli d'uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungi la farina setacciata ai tuorli sbattuti e mescola bene fino a ottenere un composto omogeneo.
Versare nel latte caldo il composto e mescola continuamente finché non si addensa.
Ingredienti:
250 ml di panna fresca
2 cucchiai di zucchero a velo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o altra essenza a piacere)
Istruzioni:
Metti la panna fredda in una ciotola fredda. Aggiungi lo zucchero a velo e l'estratto di vaniglia alla panna.
Usa uno sbattitore elettrico montare fino a quando diventa soffice e forma picchi fermi.
E' una variante arricchita della Crema Chantilly, combinata con crema pasticcera.
Istruzioni:
Prepara la crema pasticcera come descritto sopra e lasciala raffreddare completamente.
Prepara la Crema Chantilly come descritto sopra.
Aggiungi delicatamente la Crema Chantilly alla crema pasticcera, mescolando con cura per mantenere la consistenza soffice.
E' stata sviluppata nella tradizione della pasticceria francese ed è quindi una variante della crema pasticcera, la quale viene arricchita con burro. Per circa per 4 tuorli bisogna aggiungere 250g di burro. Sostituire inoltre la farina con la maizena.
4 tuorli
100g di zucchero
60g di maizena
500mL di latte
250g di burro
Di base è una crema pasticcera o crema inglese mescolata con gelatina e panna montata. Ha una consistenza leggera e si presta bene a dessert al cucchiaio.
Ingredienti:
5 tuorli
120 g di zucchero
250 ml di latte
300 ml di panna zuccherata
120 gr di cioccolato fondente
6 g di colla di pesce
1 baccello di vaniglia
Preparazione:
Far ammorbidire la colla di pesce in una ciotola con acqua fredda. Far sobbollire il latte con il baccello di vaniglia in un pentolino per circa 5 minuti.
Montare i tuorli con lo zucchero. Versare il latte sopra i tuorli montati a filo, mescolando bene.
Trasferire il composto in una casseruola e cuocere la crema a fiamma bassa per circa 15 minuti, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Una volta che la crema si è leggermente addensata, spegnere la fiamma e versare in una ciotola. Aggiungere la colla di pesce strizzata e mescolare fino a completo scioglimento. Aggiungere il cioccolato fondente tritato e mescolare fino a ottenere una crema liscia. Lasciar raffreddare.
Montare la panna fredda di frigo e aggiungerla gradualmente alla crema, mescolando dal basso verso l'alto fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Versare la Bavarese al cioccolato nello stampo da 24 cm (o 30 cm) e lasciarla raffreddare in frigorifero per almeno 2 ore.
Una miscela di cioccolato fuso e panna.
Ingredienti:
Cioccolato fondente al 55%: 200 g
Panna fresca liquida: 175 g
Burro morbido: 35 g
Preparazione:
Versate la panna in un pentolino e portatela a sfiorare il bollore. Nel frattempo, tritate finemente il cioccolato e versatelo in una ciotola. Quando la panna sarà calda, versatela almeno tre volte sul cioccolato. Iniziate versando circa 1/3 della panna nella ciotola con il cioccolato e mescolate. Mantenete la panna rimasta in caldo rimettendola sul fuoco a bassa temperatura. Aggiungete metà della panna rimasta e mescolate. Una volta incorporata, aggiungete il resto della panna. Mescolate energicamente fino a ottenere una consistenza liscia.
Aggiungete il burro morbido tagliato a cubetti, poco alla volta, e continuate a mescolare con la spatola fino a farlo sciogliere completamente.
Una crema setosa a base di cioccolato, uova e panna. Viene spesso utilizzata per riempire tartufi di cioccolato o come strato in torte.
Ingredienti:
55 g di zucchero
55 g di tuorli d'uovo
300 g di panna
150 g di latte intero
170 g di cioccolato fondente
Preparazione:
Sciogliete lo zucchero in un po' d'acqua, poi aggiungete i tuorli d'uovo allo sciroppo ed emulsionate.
Portate a ebollizione la panna e il latte intero insieme. Poi temperate il composto di tuorli con questa preparazione e scaldatelo nuovamente a 82°C, mescolando continuamente.
Versate il composto caldo sul cioccolato fondente precedentemente sciolto a bagnomaria e emulsionate bene.
Ingredienti:
200 g di latte intero
10 g di sciroppo di glucosio
5 g di gelatina + 25 g di acqua
250 g di cioccolato al 70%
400 g di panna fresca liquida.
Preparazione:
In una ciotolina, metti i 5 g di gelatina in fogli con 25 g di acqua fredda. Lasciala riposare per almeno 5-10 minuti. In un pentolino, scalda il latte insieme ai 10 g di sciroppo di glucosio. Porta quasi a bollore (circa 85-90 °C), ma senza farlo bollire completamente.
Togli il pentolino dal fuoco e aggiungi la gelatina al latte caldo, mescolando fino a farla sciogliere completamente.
Versa il latte caldo in tre volte sul cioccolato al 70%, precedentemente sciolto a bagnomaria. Emulsiona il composto con una spatola o un frullatore a immersione.
Una volta che il composto si è leggermente intiepidito (intorno ai 35-40 °C), incorpora la panna fresca liquida fredda per ottenere una miscela omogenea e vellutata.
Segue una fase di riposo in frigorifero, per permetterle di cristallizzarsi lentamente e di rassodarsi. Poi può essere utilizzata subito oppure montata con le fruste o nella planetaria e allora diventerà più spumosa.
Un dessert soffice e cremoso, noto per la sua consistenza leggera e vellutata. Si tratta di una preparazione a base di ingredienti come cioccolato, uova, zucchero e panna montata. La sua consistenza la rendono un ottimo strato di "crema" in una torta moderna, per le ricette vai al capitolo dedicato: premi qui.
Una crema al limone preparata con succo di limone, scorza di limone, uova e zucchero. È usata come ripieno per torte, cupcakes o per realizzare le delizie al limone.
Ingredienti:
120 g (6) tuorli d'uovo
120 g di zucchero
120 mL di succo di limone (4 limoni)
Scorza grattugiata di 2 limoni
120 g di burro
Istruzioni:
In una ciotola, sbatti i tuorli d'uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungi il succo di limone e la scorza grattugiata alla miscela di tuorli e zucchero. Mescola bene.
Trasferisci la miscela in un pentolino e cuoci a fuoco medio-basso, mescolando continuamente con una frusta.
Aggiungi il burro alla miscela e continua a mescolare finché il burro è completamente fuso e la crema inizia ad addensarsi. Se desideri una consistenza più densa, puoi aggiungere una punta di cucchiaino di maizena (disciolta precedentemente in poca acqua). Continua a cuocere finché la crema raggiunge la consistenza desiderata. Assicurati di non far bollire la crema per evitare che i tuorli si cuociano.
Ottima per essere unita insieme alla crema pasticciera o alla diplomatica.
Anche conosciuta come Buttercream, è una deliziosa glassa utilizzata per decorare torte e cupcakes.
Ingredienti:
250 g di burro a temperatura ambiente
500 g di zucchero a velo
2-3 cucchiai di latte
Q.b. vaniglia
Istruzioni:
In una ciotola grande, sbatti il burro con uno sbattitore elettrico o un mixer fino a renderlo cremoso e leggero.
Aggiungi gradualmente lo zucchero a velo e l'estratto di vaniglia alla crema di burro, continuando a mescolare.
Aggiungi il latte un cucchiaio alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta, fino a ottenere la consistenza desiderata. Se vuoi una crema più sottile, aggiungi più latte; viceversa se preferisci una consistenza più spessa, usa meno latte. Continua a mescolare la crema al burro a velocità media-alta per alcuni minuti, fino a quando diventa soffice e spumosa.
Ingredienti:
500 mL di latte intero
1 cucchiaino di miele
50 g di maizena
140 g di zucchero
1/2 bacca di vaniglia
200 mL di panna fresca
Istruzioni:
In una pentola, scaldare il latte a fuoco medio. Nel frattempo, mescolare la maizena e lo zucchero in una ciotola.
Aggiungere il miele e la vaniglia al latte caldo e mescolare finché non si scioglie completamente. Aggiungere gradualmente il composto di maizena e zucchero al latte, mescolando continuamente per evitare grumi. Continuare a mescolare a fuoco medio finché la crema inizia a addensarsi. Una volta che la crema ha raggiunto una consistenza densa, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
Nel frattempo, montare la panna fresca fino a ottenere picchi morbidi. Una volta che la crema è completamente raffreddata, incorporare delicatamente la panna montata. Lasciarla riposare in frigorifero per almeno un'ora prima di servire.
Ingredienti:
Per la crema al latte:
230mL di latte intero
20g di amido di mais
50g di zucchero
q.b. di vaniglia
Per la crema di ricotta:
200g di ricotta
30g di zucchero a velo
200g di panna
Scorza di 1 limone
Istruzioni:
Sciogliere l’amido con un po’ di latte. Scaldare il restante latte con lo zucchero e la vaniglia. Aggiungere l’amido e continuare a riscaldare, mescolando finché il composto si addensa. Porre in una ciotola, coprire con pellicola trasparente e lasciare raffreddare.
A parte passare la ricotta con un setaccio e poi aggiungere la scorza di un limone.
Mescolare la prima crema (ora a temperatura ambiente) e poi aggiungere la ricotta. Montare la panna con lo zucchero a velo e unirla al composto, mescolando delicatamente.
Riporre in frigorifero e poi utilizzare una sac à poche per riempire i fiocchi appena sfornati.
La crema inglese è una preparazione culinaria dal fascino semplice, ma la sua esecuzione richiede attenzione a dettagli critici per evitare grumi e assicurare una consistenza liscia e vellutata. Questa ricetta è stata elaborata per evidenziare come la combinazione di tuorli, zucchero, latte e panna influenzi la temperatura di coagulazione del tuorlo, portandola fino a 85 °C.
Ingredienti:
80 g di tuorlo (circa 4-5 tuorli)
100 g di latte
100 g di panna
55 g di zucchero
Vaniglia (a piacere)
Istruzioni:
Mettete una bacinella di metallo o vetro nel freezer per almeno 10 minuti prima di iniziare la preparazione. Questo serve a raffreddare rapidamente la crema (se state lavorando con grandi quantità preparare un recipiente più grande con ghiaccio e acqua dove immergere la bacinella per un raffreddamento più veloce).
Mettete i tuorli in una bacinella e mescolateli per rompere la struttura interna e evitare grumi. Aggiungete lo zucchero e, se usate, la polpa della vaniglia. Mescolate fino a quando lo zucchero si sarà completamente disciolto per evitare la formazione di piccoli grumi.
Mettete il latte, la panna, la bacca di vaniglia tagliata a metà in una pentola e, senza farli bollire, scaldare fino a 85-90 °C. Questo assicura la denaturazione delle proteine del siero, permettendo loro di contribuire alla formazione del gel insieme alle proteine dei tuorli.
Spegnete il fuoco e prelevate qualche cucchiaio di latte caldo per aggiungetelo gradualmente alla miscela di tuorli e zucchero, mescolando subito per evitare che le proteine coagulino (Questo passaggio prevene la coagulazione istantanea delle proteine del tuorlo, mantenendo una consistenza più liscia).
Aggiungete i tuorli stemperati al latte rimasto nella pentola. Riaccendete il fuoco, mantenendolo al minimo. Un riscaldamento lento riduce la formazione di grumi. La crema inglese va mescolate con un cucchiaio o una spatola di silicone. Utilizzate un termometro per mantenere sotto controllo la temperatura durante il riscaldamento. Arrestatevi intorno agli 82 °C per evitare sovracoagulazioni.
Togliete la bacinella dal freezer e versatevi la crema, mescolando per raffreddarla. Se la crema si addensa troppo velocemente formando grumi, passatela con un frullatore a immersione e filtratela.
Il Zabaione è un dolce italiano antico, con la prima ricetta scritta risalente alla seconda metà del XV secolo. Era preparato per bambini, spesso con vino Marsala o moscato, ma anche in versione non alcolica. La ricetta classica prevede due tuorli per persona, ma con tre tuorli si ottiene zabaione sufficiente per due persone. Curiosamente, Mastro Martino, nel Quattrocento, forniva una ricetta in cui consigliava di dare lo zabaione alla sera prima di dormire perché "conforta il cervello".
Ingredienti:
4 tuorli d'uovo
100 g di zucchero
125 ml di vino dolce (come Marsala o Moscato)
Istruzioni:
Separate i tuorli dall'albume e metteteli in un pentolino che conduca bene il calore. Aggiungete un cucchiaio da minestra raso di zucchero per ogni tuorlo e del vino dolce. Mescolate bene gli ingredienti e mettete sul fuoco. Iniziate a sbattere la miscela a mano o con una frusta elettrica per incorporare aria, sfruttando gli emulsionanti presenti nel tuorlo.
Continuate a sbattere e riscaldare la miscela. A circa 50°C, alcune proteine del tuorlo cominceranno a denaturare, intrappolando le bolle d'aria. Aumentando la temperatura, si aggiungeranno le bolle del vino a causa dell'alcol che evapora o dell'anidride carbonica presente. Continuate il processo.
Il tuorlo da solo coagula a 70°C, ma l'aggiunta di zucchero ritarda la coagulazione, consentendo una struttura più solida. Superati i 70°C, togliete dal fuoco quando lo zabaione raggiunge la consistenza cremosa desiderata.
Note:
Controllate attentamente la temperatura per evitare la coagulazione eccessiva del tuorlo
La ricetta non richiede misurazioni precise, offrendo flessibilità nella preparazione
Lo zabaione può essere sia con alcol che senza, a seconda delle preferenze
Ingredienti:
75mL di panna
62g di latte
45g di zucchero
50g tuorli (2/3 uova)
q.b. scorza di limone
Istruzioni:
Scaldare leggermente il latte e mixare insieme tutti gli ingredienti per qualche minuto.
Mettere negli stampini il composto e cuocere in forno ventilato per 30 minuti a 105°C.
Togliere dal forno, cospargere con zucchero di canna e riporre nei ripiani più alti del forno con la funzione grill a 200°C per 5 minuti circa.
Deliziosa crema dessert spagnola caratterizzato da una crosta zuccherata caramellata in superficie. Si ritiene che la crema catalana abbia origini antiche, risalenti al XVIII secolo o forse anche prima. Una delle teorie suggerisce che abbia avuto origine nei conventi della Catalogna, dove le monache preparavano dolci utilizzando gli ingredienti disponibili nella regione. Di sapore è simile alla creme brûlée francese, ma con il suo tocco unico di aromi come la cannella e la scorza di limone.
Ingredienti:
500 ml di latte intero
6 tuorli d'uovo
150 g di zucchero
Q.b. di cannella
La scorza di un limone
40 g di maizena (amido di mais)
Zucchero di canna per caramellare la superficie
Istruzioni:
In un pentolino, riscalda il latte con la cannella (in stecca o in polvere) e la scorza di limone a fuoco medio. Non far bollire il latte, ma portalo appena sotto il punto di ebollizione. Una volta caldo, lascia in infusione per qualche minuto per permettere agli aromi di svilupparsi.
In una ciotola, sbatti i tuorli d'uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungi la maizena al composto di uova e zucchero, mescolando bene per evitare grumi.
Rimuovi la aggiunta stecca di cannella e la scorza di limone dal latte, quindi versa lentamente il latte caldo nella miscela di uova e zucchero, continuando a mescolare costantemente. Trasferisci la miscela nel pentolino e cuoci a fuoco basso, mescolando continuamente finché la crema si addensa. Assicurati di non farla bollire.
Quando la crema ha raggiunto la consistenza desiderata, togli dal fuoco e versa la crema in ciotole da dessert individuali. Lascia raffreddare a temperatura ambiente, poi copri con pellicola trasparente e metti in frigorifero per almeno 2-3 ore o fino a quando è completamente fredda.
Prima di servire, spolvera uno strato sottile di zucchero di canna sulla superficie della crema. Caramellizza il topping utilizzando un cannello da cucina fino a ottenere una crosta croccante. Lascia riposare per qualche minuto in modo che il caramello si solidifichi leggermente, quindi goditi la tua deliziosa Crema Catalana!
20g di albumi
140g di zucchero a velo
1g di succo di limone
Iniziare ponendo l'albume in una ciotola insieme a qualche goccia di limone. Montare e poi poco alla volta aggiungere lo zucchero a velo ben setacciato. Continuare a lavorare la glassa con le fruste fino a che lo zucchero a velo sarà completamente amalgamato.
Trasferire in una sac-à-poche e tagliare la punta ottenendo un foro molto fine e stretto.
La preparazione del caramello e della salsa al caramello è un'arte deliziosa, ma va affrontata con estrema attenzione a causa del rischio di scottature. Prima di immergersi in questa esperienza culinaria, ricorda sempre di proteggere gli occhi con gli appositi occhiali quando si ha a che fare con lo zucchero fuso, uno schizzo di caramello bollente sulla pelle o negli occhi, può causare gravi lesioni. Pertanto, è fondamentale maneggiare con cura il caramello e se si verificano ustioni su altre parti del corpo, lavala subito con abbondante acqua fredda e cerca assistenza per valutare la gravità delle lesioni.
Ora, per quanto riguarda la preparazione del caramello, esistono tre metodi principali: asciutto, bagnato e al microonde. Il metodo asciutto è più rischioso, ma se desideri cimentarti, assicurati di seguire attentamente le istruzioni. Nel metodo bagnato, con l'aggiunta di acqua, lo zucchero si scioglie senza rischio di bruciature. Ricorda di non muovere la miscela quando inizia a bollire per evitare schizzi.
METODO ASCIUTTO
Questo è il metodo più rischioso in quanto esiste la possibilità che lo zucchero si riscaldi in modo non uniforme, portando alla sua bruciatura. Tuttavia, se siete pronti ad affrontare la sfida...
Ingredienti:
125 g di zucchero
125 mL di panna
Procedura:
Iniziate mettendo lo zucchero in una padella e scaldate a fuoco medio-alto mescolando con una spatola di legno. Appena lo zucchero inizia a liquefarsi, riducete il fuoco al minimo. Mescolate con cura incorporando anche le porzioni ancora solide, per evitare che si bruci nelle zone più calde della padella. Man mano che il composto si caramelizza, diventerà sempre più scuro. Non essendo presente acqua, non è necessario farla evaporare.
Se volete il caramello per una decorazione avete terminato, altrimenti per volete ottenere la salsa al caramello, quando lo zucchero è completamente fuso e di colore scuro, aggiungete la panna poco alla volta. Continuate a mescolare per emulsionare bene, facendo attenzione a eventuali schizzi.
METODO BAGNATO
Ingredienti:
200 g di zucchero
100 g di acqua
1 cucchiaino di succo di limone filtrato
125 mL di panna
Procedura:
Prendete un pentolino spesso e pesante per garantire una distribuzione uniforme del calore. Assicuratevi che il pentolino sia abbastanza alto e riempitelo per non oltre un terzo della capacità per evitare schizzi di zucchero fuso. Aggiungete quindi allo zucchero l'acqua e il succo di limone. L'acqua serve principalmente a sciogliere inizialmente parte dello zucchero senza rischio di bruciatura. Iniziate a scaldare a fuoco medio-alto.
Quando l'acqua inizia a bollire, evitate di muovere o mescolare la miscela per evitare schizzi. L'uso di un pennello da pasticceria in acqua può aiutare a prevenire la cristallizzazione, spennellando eventuali cristalli sulle pareti del pentolino. Lo zucchero, con poca acqua a disposizione, può formare cristalli nella soluzione. Per evitarlo, aggiungete un cucchiaino di un altro tipo di zucchero che può miscelarsi senza problemi, come lo sciroppo di glucosio o glucosio. In alternativa, potete usare succo di limone, la cui acidità scinde il saccarosio in glucosio e fruttosio.
Quando la temperatura raggiunge i 160 °C e l'acqua è quasi evaporata, e a 170 °C lo zucchero fuso inizia a caramellizzare, cambiando colore. A questo punto, il rischio di cristallizzazione improvvisa è ridotto, e potete gentilmente ruotare il pentolino per mescolare invece di immergere cucchiai o utensili nello zucchero fuso.
Se desiderate preparare un caramello per decorare avete finito e potete spargerlo su una carta forno per farlo solidificare. Se state invece preparando una salsa al caramello (oltre i 170 °C), continuate con attenzione. Mantenete gli occhiali di protezione e ruotate il pentolino per mescolare lo zucchero fuso, facendolo diventare più scuro. Quando il caramello raggiunge una tonalità quasi nera, ma non fuma ancora, toglietelo dal fuoco e aggiungete la panna a temperatura ambiente (20-25°C) tutta in una volta.
Dopo aver aggiunto la panna, rimettete il pentolino sul fuoco per bollire per qualche minuto, permettendo un'ottima emulsione della panna e scioglimento eventuali cristalli di zucchero formati. Attenzione a non lasciarlo troppo a lungo sul fuoco per evitare la separazione dell'emulsione. Il sapore del caramello varia a seconda della temperatura massima raggiunta dallo zucchero. Per un sapore più complesso, potete combinare due caramelli ottenuti a diverse temperature, uno più dolce e uno più intenso.
Ingredienti:
500 mL di latte intero
175 g di zucchero
Q.b. di vaniglia
1g di bicarbonato
Istruzioni:
Versa il latte intero in una pentola, aggiungi lo zucchero e la vaniglia a piacere e porta il tutto a ebollizione a fuoco medio. Assicurati di mescolare continuamente per evitare che il latte si attacchi o si formino grumi.
Sciolto lo zucchero, riduci la fiamma al minimo e aggiungi il bicarbonato di sodio (agente lievitante ed essendo alcalino, neutralizza gli acidi presenti, evitando la coagulazione parziale della caseina e la formazione di grumi). Continua a cuocere a fuoco basso, mescolando frequentemente per evitare che si attacchi al fondo della pentola. Lascia cuocere fino a quando il composto si addensa e assume una consistenza cremosa e dorata. La durata della cottura può variare a seconda della quantità di latte e della temperatura di cottura.
Nota: Vista dell'alta concentrazione di zucchero, si conserva per almeno due settimane. Nell'industria dolciaria, spesso si aggiunge amido al 2% del totale per aumentare la viscosità e utilizzarlo come ripieno di dolci e caramelle.
Il colore bruno, l'aroma e il sapore caratteristici del dulce de leche derivano dalla reazione di Maillard tra il lattosio e alcuni amminoacidi presenti nelle proteine, specialmente la lisina.
Un possibile difetto del dulce de leche è la "sabbiosità", causata dalla cristallizzazione del lattosio oltre una certa concentrazione dovuta all'evaporazione dell'acqua. Per evitarlo, si può partire da latte a basso contenuto di lattosio o sostituire parte dello zucchero con glucosio o sciroppo di glucosio (o miele) per ridurre il rischio di cristallizzazione.
Le meringhe sono un dolce leggero e soffice realizzato principalmente con albumi d'uovo e zucchero. Le varianti francesi, italiane e svizzere presentano alcune differenze nei metodi di preparazione. Questa ricetta è una perfetta dimostrazione della capacità dello zucchero di stabilizzare la schiuma e ritardare la coagulazione dell'albume durante la cottura in forno. Questo processo consente al calore di penetrare nelle meringhe, asciugandole prima che collassino.
Ingredienti:
100 g di albume (3 uova)
150 g di zucchero
1 cucchiaino di succo di limone
Procedura:
Separare accuratamente l'albume dal tuorlo, assicurandosi di non lasciare tracce di tuorlo nell'albume. Gli albumi saranno più facili da separare se sono freddi (vista la differenza di viscosità), ma al contrario più difficili da montare. Utilizzare una bacinella pulita e priva di tracce di grasso (evitare contenitori di plastica, preferendo quelli di acciaio o vetro).
Iniziare a montare gli albumi lentamente, senza aggiungere zucchero. Poi aggiungere gradualmente lo zucchero mentre si continua a montare. Più zucchero si aggiunge, più stabile sarà la meringa. Assicurarsi che lo zucchero si sciolga completamente, ottenendo una schiuma soda e ferma. Usando zucchero a velo la granulatura risulterà più fine. Se disponibile, aggiungere 1/2 cucchiaino di succo di limone per favorire la montatura e rendere più lucida la meringa.
Quando il composto è ben montato (circa 8 volte il volume iniziale), formare le meringhe su una teglia foderata con carta da forno, utilizzando una tasca da pasticciere. Creare le classiche forme di meringa oppure dei dischi se volete realizzare una torta, magari formata alternando strati di meringa e crema. Accendere il forno e portarlo in temperatura a 85°C effettivi (la ovotransferrina denatura a 61°C, mentre la ovalbumina a 84°C).
Cuocere le meringhe a 85 °C per 2-3 ore, a seconda della temperatura effettiva del forno. Se necessario, poi lasciare riposare le meringhe nel forno socchiuso per consentire all'umidità di uscire. Attenzione a non superare i 100 °C per evitare di colorare eccessivamente lo zucchero.
Nota Importante: Non bisogna aggiungere sale, poiché compromette la stabilità della schiuma. La ricetta è flessibile e potete regolare la quantità di zucchero per ottenere la consistenza desiderata delle vostre meringhe, più presente più la meringa risulta rigida e densa. E' possibile aggiungere coloranti in piccole dosi.
Ingredienti:
3 albumi d'uovo (circa 90 g)
200 g di zucchero semolato
60 ml d'acqua
Istruzioni:
In un pentolino, sciogli lo zucchero nell'acqua a fuoco medio fino a ottenere uno sciroppo. Portalo a ebollizione e cuoci fino a quando raggiunge i 121°C. Nel frattempo, monta gli albumi a neve ferma.
Versa lo sciroppo a filo negli albumi montati continuando a mescolare finché la ciotola si raffredda e il composto diventa lucido e spumoso. Trasferisci il composto sulla teglia formando piccoli monticelli con un cucchiaio o usando una tasca da pasticcere.
Se usate per decorare una torta sono pronte, altrimenti se vuoi asciugarle cuocere nel forno preriscaldato per circa 1-1,5 ore o fino a quando le meringhe sono asciutte e croccanti esternamente.
La ricetta della meringa svizzera è ideale per ottenere una meringa più stabile rispetto a quella francese. L'aggiunta dello zucchero all'albume durante il riscaldamento consente di aumentare la temperatura senza compromettere la stabilità, permettendo la pastorizzazione della schiuma montata. Questa ricetta è perfetta per preparare creme e guarnire torte. Aggiungendo lo zucchero fin dall'inizio essa risulterà più densa e meno aerata.
Ingredienti:
100 g di albume (3 uova)
100 g di zucchero
1 cucchiaino di succo di limone
Procedura:
Separare accuratamente l'albume dal tuorlo. Portare gli albumi a temperatura ambiente e aggiungere lo zucchero agli albumi.
Mescolare mentre si riscalda il composto a bagnomaria. Montare la miscela con una frusta elettrica mentre si continua a riscaldare. Portare la miscela a una temperatura di 70°C. Questo livello di temperatura può essere mantenuto per alcuni minuti, garantendo anche l'eliminazione di eventuali batteri come la salmonella.
Continuare a mescolare con una frusta fino a raggiungere la temperatura desiderata. Una volta montata, lasciare raffreddare leggermente la meringa. Trasferire la meringa in una tasca da pasticciere per decorare torte. Se desiderato, la meringa può essere fatta seccare in forno per ottenere un risultato simile alla meringa francese.
Nota: E' sempre la chimica che ci da un indicazione sulla temperatura alla quale bisogna scaldare albume e zucchero; nell'albume puro, a circa 61°C, la conalbumina inizia a denaturare, alterando la sua struttura tridimensionale raggomitolata e consentendo a alcune zone di legarsi ad altre proteine, avviando così la coagulazione. Qui avendo una percentuale di zucchero sotto forma di sciroppo, le molecole di saccarosio circondano le proteine dell'albume, rendendo più complessa la formazione di legami tra due proteine denaturate. Di conseguenza, l'albume zuccherato può essere riscaldato fino a 70°C senza rischi, aumentando la percentuale di proteine denaturate, conferendo maggiore stabilità alla meringa montata.
Oggi la crema Chiboust-Saint-Honoré viene realizzata mescolando la crema pasticcera appena cotta con la meringa all'italiana, ottenuta dallo sciroppo di zucchero cotto a 120 °C. Lo scopo è di produrre una crema leggera, funzione che viene assolta dalla meringa. Il procedimento è il seguente:
Preparare contemporaneamente la crema pasticcera e la meringa all'italiana (eventualmente sostituibile con quella svizzera).
Incorporare alla crema pasticcera bollente la gelatina in fogli, precedentemente ammorbidita in acqua fredda e leggermente strizzata.
Versare gradualmente la crema pasticcera sulla meringa all'italiana bollente. Quando la crema è completamente versata, dovrebbe presentarsi liscia e con una sensazione leggera di cremosità.
Nota: Fino alla fine del XIX secolo la crema Saint-Honoré fu responsabile di numerose intossicazioni alimentari gravi e anche di alcune mortali. Solo grazie alla ricerca della Confederazione Nazionale della Pasticceria Francese, dei chimici e dei biologi dell'epoca, si scoprirono e sconfissero queste cause. La principale causa derivava dal fatto che gli albumi utilizzati in quel periodo non venivano conservati in frigorifero, ma sopra il forno, vicino alla canna fumaria. Questa pratica serviva per far evaporare parte dell'acqua: così facendo, gli albumi montavano molto di più. Tuttavia, le alte temperature presenti vicino al forno favorivano l'inquinamento batteriologico con germi microbici infettivi, a volte anche mortali. In quel periodo, il sistema igienico alimentare era piuttosto empirico e poco professionale, con conoscenze limitate e sforzi concentrati principalmente sulla ricerca di un'adeguata alimentazione per tutti. In quel periodo, la crema Chiboust si preparava partendo da una crema pasticcera avanzata dal giorno precedente, che non veniva messa in frigo, ma riscaldata fino alla prima ebollizione; successivamente, venivano immediatamente incorporati gli albumi montati a neve ferma. Tuttavia, questo tipo di produzione non garantiva affatto l'eliminazione dei microrganismi accumulati nella crema e negli albumi.
La pâte à bombe è una preparazione versatile e semplice che coinvolge i tuorli, simile alla meringa, ma con una consistenza morbida che non può essere completamente seccata. Questa base è fondamentale nella pasticceria, adatta a diverse applicazioni come gelati, dolci al cucchiaio, creme, mousse, semifreddi e altro ancora. La sua versatilità la rende una base essenziale sia per i pasticceri casalinghi che professionisti.
Nota: La pâte à bombe raggiunge temperature elevate durante la preparazione, eliminando eventuali tracce di salmonella.
Ingredienti:
4 tuorli d'uovo
120 g di zucchero
60 ml di acqua
Istruzioni:
Monta i tuorli d'uovo in una ciotola fino a ottenere un composto spumoso.
In un pentolino, porta a ebollizione lo zucchero e l'acqua per fare uno sciroppo. Cuoci fino a quando lo sciroppo raggiunge una temperatura di circa 120°C.
Versa lo sciroppo caldo a filo nei tuorli montati continuando a mescolare finché la ciotola si raffredda e il composto diventa denso, cremoso e freddo al tatto.
Ingredienti:
60 g di tuorli (circa 3-4 tuorli)
85 g di zucchero
55 g di acqua
Procedura:
In un recipiente di acciaio, mescolare i tuorli, lo zucchero e l'acqua per amalgamare gli ingredienti. Cuocere a bagnomaria posizionando il recipiente sopra una pentola con un terzo d'acqua portata a ebollizione. Montare i tuorli con una frusta elettrica finché diventano più chiari e lo zucchero si scioglie completamente.
Mantenere la temperatura sotto controllo con un termometro e fermarsi quando raggiunge gli 85 °C.
Rimuovere il recipiente dal calore e immergerlo in un bagno di acqua e ghiaccio. Se si intende utilizzare la pâte à bombe entro un giorno, metterla in frigorifero, coprendola con pellicola per alimenti per evitare il contatto con l'aria.
Nel mondo della gastronomia, Anthelme Brillat-Savarin, celebre gastronomo francese, ha descritto la scoperta culinaria come una nuova stella nel firmamento dell'arte culinaria. Il fondamentale "Latte e la Fisiologia del Gusto," pubblicato nel 1825, è un libro che delinea la scienza dietro il gusto umano. Tuttavia, voglio sottolineare che queste conoscenze non servono solamente da base per ricette classiche, ma possono essere utilizzate anche per capire e creare nuove preparazioni. Ma come nasce una nuova ricetta? Molte creazioni culinarie di successo hanno origine da una combinazione di intuizione e ricerca, talvolta anche per puro caso o sfruttando le poche materie prime a disposizione. Spesso il processo creativo in campo gastronomico è visto come difficile da imbrigliare in un ragionamento formale, ma la scienza, con le sue regole, non è necessariamente nemica dell'invenzione gastronomica.
Un approccio interessante è il "riduzionismo gastronomico," che consiste nel scomporre una ricetta nelle sue componenti chimiche e funzionali per poi ricomporla usando ingredienti diversi con proprietà simili. Per illustrare questo concetto, prendiamo ad esempio le meringhe alla francese. Composte principalmente da albume e zucchero, dobbiamo considerare che l'albume è formato per il 90% da acqua e il 10% da proteine, senza grassi che interferirebbero con la montatura. Le proteine vengono denaturate intrappolando aria e acqua, mentre lo zucchero agisce come supporto e cristallizza durante l'asciugatura, rendendo le meringhe rigide. Proviamo ora a ricreare la ricetta utilizzando ingredienti diversi, purché abbiano le stesse funzioni degli originali. Optiamo per le proteine del latte, presenti ogni volta che beviamo un cappuccino. Per evitare grassi, scegliamo il latte totalmente scremato, che tuttavia contiene meno proteine dell'albume, solitamente non oltre il 4%.
Sarà possibile montare il latte scremato aggiungendo lo zucchero per ottenere delle "meringhe di latte"? La teoria suggerisce che sia possibile, ma è necessario adattare una procedura diversa rispetto alle classiche meringhe alla francese. Mentre nell'albume le proteine si denaturano per agitazione meccanica, nel latte dobbiamo utilizzare il calore per denaturare le sieroproteine e stabilizzare la schiuma, evitando che queste coagulino formando una pellicola sulla superficie.
Per realizzare questa ricetta, prendete 100 g di latte scremato, scaldatelo a 80 °C per 5 minuti, assicurandovi di non far coagulare completamente le sieroproteine. Successivamente, montate con una frusta elettrica, aggiungendo zucchero a piacere, circa da 15 g fino a 40 g.